Quanti sarebbero “oggi” i morti se si dovesse verificare una scossa di terremoto d’intensità pari al massimo storico registrato già localmente in ogni singola città siciliana?!

Il dossier in questi giorni è stato ripreso dall’Associazione IAReSP, che ha evidenziato gli scenari catastrofici che si potrebbero verificare in caso di forte terremoto in Italia.

Per quanto riguarda la Sicilia, sono 10 le città prese in analisi: Messina, Catania, Priolo (Petrolchimico), Milazzo (Petrolchimico), Siracusa, Ragusa, Vittoria, Augusta, Noto e Pachino.

Seguendo i dati del Dipartimento della Protezione Civile, il numero delle persone che rimarrebbero coinvolte e la cifra di coloro che rimarrebbero senza tetto è davvero sconvolgente con bilanci pesantissimiNumero di crolli, case inagibili, abitazioni danneggiate, percentuale dei crolli sul totale e così via. E poi c’è il fattore umano. Le stime sulle persone che in futuro potrebbero essere coinvolte, cioè il totale di morti e feriti nel caso di un forte terremoto, sono agghiaccianti: 161.829 a Catania,  111.622 a Messina, 63.480  a Siracusa,  32.168 a Ragusa, 26.399 a Vittoria,  16.283 ad Augusta, 10.264 a Noto, 9.254 a Pachino, 5.973 e 4.841 rispettivamente a Milazzo e Priolo (Petrolchimici).

L’Italia risulta uno dei paesi più arretrati al mondo in termini di prevenzione. In Giappone ipotizzando un sisma di magnitudo 7 le stime parlando di soli 50 morti e 250 feriti. In Italia i morti sarebbero più di 11.000 con oltre 15.000 persone ferite.  La grande differenza nei numeri tra Italia e Giappone è chiaramente dovuta alle tecniche di costruzione impiegate e agli investimenti nella prevenzione. 

Per prendere visione delle analisi nel dettaglio vi riportiamo al sito dell’ IAReSP Clicca Qui