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Monte Pellegrino Santuario Santa Rosalia – Palermo live

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Monte Pellegrino Santuario Santa Rosalia – Palermo

Monte Pellegrino è uno dei luoghi più amati dagli abitanti di Palermo e dai suoi turisti: è un promontorio alto oltre 600 metri, chiamato dagli Arabi Bel Grin, ovvero monte vicino, e che delimita da un lato il Golfo di Palermo, dall’altro il Golfo di Mondello.

Qui, a 429 metri di altitudine, si erge il Santuario di Santa Rosalia, patrona della città di Palermo. Il Santuario è un luogo di pellegrinaggio che ogni giorno raccoglie numerosi visitatori e fedeli, i quali non si sottraggono tra il 3 e il 4 settembre,  all’impegno dell’acchianata  cioè una lunga e faticosa passeggiata, simbolico percorso fisico e spirituale per raggiungere la Santuzza, come la chiamano affettuosamente i palermitani. Un luogo molto suggestivo, non solo per la posizione geografica ma  soprattutto per il significato che rappresenta il luogo sacro dei Palermitani.

La storia di Santa Rosalia è un intreccio di storia, cultura, devozione e tradizione: Rosalia è, prima ancora di essere la patrona di Palermo, un personaggio emblematico, la cui vita molto significativa, raccoglie attorno a ammirazione e adorazione. Ve la raccontiamo qui.

Rosalia, nata nel 1128, era la giovane discendente della nobile famiglia Sinibaldi. All’età di 13-15 anni, Rosalia fu chiesta in sposa dal conte Baldovino, ma lei lo rifiutò decidendo di seguire l’Ordine Basiliano e di ritirarsi a vita religiosa in una grotta nella foresta Quisquina, non lontano da Bivona, un paesino vicino ad Agrigento. Più tardi Rosalia si trasferì a Palermo, rifugiandosi  a Monte Pellegrino, in una grotta molto umida con una forte presenza di acqua, dove visse fino alla morte.

Nel 1624 un’epidemia di peste colpì la città di Palermo. Nello stesso anno una donna ammalata si recò a Monte Pellegrino e, dopo aver bevuto alcune gocce d’acqua cadute dalla roccia all’interno della grotta, vide improvvisamente l’apparizione della Vergine e di Rosalia che le disse che nella grotta era nascosto un tesoro: sotto una lastra di marmo infatti furono ritrovate ossa umane e un profumo persistente di fiori.

Un anno dopo, un cacciatore di nome Vincenzo Bonello,  scelse Monte Pellegrino per suicidarsi a seguito della morte della moglie proprio a causa della peste. Lì gli apparve Santa Rosalia e gli disse che l’unico modo per salvare Palermo dalla peste era quello di portare in trionfo le sue ossa per tutta  la città. Pochi mesi più tardi, a Palermo ebbe luogo una processione in onore di Santa Rosalia, durante la quale avvenne il miracolo: al passaggio delle sue spoglie i cittadini guarirono e la peste e il contagio cessarono all’improvviso.

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